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martedì 11 gennaio 2011

STEFANIA RACCONTA LA SUA ESPERIENZA SULLA RESPIRAZIONE OLOTROPICA

Stefania si trova prigioniera dietro un velo/barriera, legata mani e piedi ad un muro. Tutti gli sforzi per liberarsi erano inutili. Ecco che sorge la luna e con il diffondersi della sua luce arriva l’orso. Stefania vede l’orso, si accorge guardando che c’è solo Donna Orso. Questa trancia con gli artigli il velo e Stefania cade lungo un cunicolo buio, frammentato da luci bianco- azzurro- vede. Proiettate da queste, un susseguirsi di ombre, che sono il racconto di storie. Arrivata in fondo alla caduta Donna Orso si trova davanti ad una vecchia che sorride gracchiando come un corvo. Questa le fa un cenno che Donna Orso interpreta come il permesso a proseguire, lei va ed inizia a salire oppure a scendere, non è chiara la pendenza del percorso, Stefania è certa solo che è stata fermata perché non sapeva manipolare il fuoco, però Donna Orso/Stefania ha imparato a farlo. Così prosegue anche se poco dopo viene ancora fermata per imparare ad essere acqua. Così di stella in stella Donna Orso/Stefania è diventata luce-ombra, ombra di luce fino a essere unitamente tutto.

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