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giovedì 30 dicembre 2010

VERA RACCONTA LA SUA ESPERIENZA DI RESPIRAZIONE OLOTROPICA

In principio Vera ha avuto la sensazione che qualcosa di grosso e sferico volesse uscire dalla pancia. Poi, questo qualcosa, ha preso una forma convessa da cui sono emerse tre punte che hanno iniziato a pulsare. Questo qualcosa è stato una forza grande tanto da provocare a Vera dolore alle spalle. Ad un tratto ha avuto la sensazione che fossero montagne, le ha lasciate uscire, ed ecco che quella forza che spingeva ha diminuito d’intensità. Tutto è accaduto con dolcezza lasciando posto ad un prato verde.

In una esperienza successiva, Vera, ha provato quanto sia piacevole, rilassante essere un bruco, rimanendo sorpresa della luce bianca, scintillante e luminosa che un bruco può vedere. Vera è stata bene anche da crisalide, ma in questa forma mancava la luce. Inoltre si è divertita anche ad essere una rana che gracidando gonfiavo le gote.
Vera ha la sicurezza di aver avuto altre esperienze, vissute nel ruolo di osservatore, ma in questo momento non ne ha ricorda.
Il giorno precedente quando è stata armonizzatrice di Antonio, più di una volta ha sentito il corpo, in particolare le gote trasformarsi, divenire appuntite, dure ossute come quelle di un’aquila e le braccia leggere che si alzavano volteggiando maestose nell’aria. Vera ha creduto che in quel momento Antonio stesse vivendo l’esperienza di essere un’aquila. Infatti gliene ha chiesto conferma ed è stato proprio così Antonio ha vissuto l’esperienza di sentirsi un’aquila. Vera ha avvertito in sé la bellezza di questa conferma, anche se avendo fiducia del suo sentire lo sapeva già che aveva viaggiato con Antonio. Così avrebbe voluto chiedergli se aveva vissuto anche l’esperienza di essere un orso, ma non ha più avuto la necessità di avere conferme.
Le sensazioni che Vera ha provato concluse queste esperienze sono state: tranquillità, unità, rispetto, amore per ogni forma vivente e in particolare per i piccoli teneri bruchi.
E’ volontà di Vera ringraziare Giulia, straordinario Essere di Luce.

ELENA RACCONTA LA SUA ESPERIENZA DI RESPIRAZIONE OLOTROPICA

Tutto ha inizio con Elena si ritrova ad essere un’aquila potentissima, poi si trasforma in una tigre. In seguito si è incontrata con un grande capo indiano e poi con una sciamana. Come su uno specchio si riconosce, la sciamana era lei stessa. Successivamente si è ritrovata in una capanna sudatoria e da lì inizia un viaggio nello spazio infinito. C’erano tutte le stelle, faceva freddo, ma non aveva importanza, perché era tutto così meraviglioso. Sì! meraviglioso vedere gli abitanti di altri Sistemi Stellari - Galassie. Vedere e conoscere la magnificenza di ciò che c’è oltre il nostro Pianeta Terra era emozionante. Così Elena ha iniziato una meditazione che l’ha portata verso la 13° Dimensione, 14°Dimensione, 15° Dimensione fino alla 16°Dimensione. Allora si ritrova circondata da luce, e ancora luce, luce infinita. Poi ecco Lei, la Dea Madre, che le ha donato tutta la Luce, perché possa continuare ha dare Amore a se stessa ed agli altri.
Grazie

DOPO LA RESPIRAZIONE OLOTROPICA
La sera stessa prima di addormentarsi Elena, ha ricevuto la visita di Angeli, Santi tra cui San Francesco e poi Gesù. La luce che emanavano era Amore, Amore meraviglioso Amore.